Come stare bene con se stessi: I nuovi mondi celati in cinque minuti davanti allo specchio

Imparare come stare bene con se stessi sembra impossibile ma non lo è. Ci vuole tempo, forse anni, ci vogliono impegno e fiducia in se stessi.

Quante volte, ognuno di noi, si è soffermato a pensare a quanto siano importanti per noi stessi, quei meravigliosi dieci minuti davanti alle ante aperte dell’armadio.
Attimi, talvolta infiniti, talvolta troppo brevi, in cui cambiamo umore almeno 10 volte, dal nero al nero scuro, al nero di pizzo, il nero di pelle, nero lungo, o a colori, se l’umore lo consente..
In breve tempo siamo chiamati a realizzare un capolavoro che rispecchi esattamente la nostra personalità, il nostro umore, il nostro lavoro, il nostro nome..
E se ci chiudessero le ante, lasciandone aperto solo un piccolo scorcio, ci privassero di una parte apparentemente casuale del noi che abbiamo racchiuso in quelle piccole mura, e ci domandassero di scegliere in quel poco che vediamo, cosa saremmo in grado di esprimere?


Davvero sceglieremmo nuovamente ciò che più ci fa sentire pienamente noi? Sarebbe realmente la nostra personalità, ugualmente? come stare bene con se stessi
Presa la difficile decisione, col tempo che scorre inesorabile, è il momento dello specchio. Davanti allo specchio, ci avete mai pensato? Quel bordo tagliente, quella cornice, più o meno importante, un limite o un trampolino di lancio?
Il mondo si divide sostanzialmente in due fazioni, nemmeno troppo distanti di pensiero, sul “chi vediamo riflesso nello specchio”.
La prima grande fazione, gli “eterni alice in wonderland”, che indipendentemente da ciò che vedono con gli occhi, si aprono, in cinque catartici minuti, la tana del bianconiglio; diventano miniature di sé stessi, e si nascondono in quel mondo ideale in cui il proprio animo produce un ologramma del sé che vorrebbero vedere con gli occhi, riflesso.. tutti gli Alice per cui il bordo dello specchio non è altroché un limite in cui rimanere confinati per quanto non si sa.
Dall’altra parte tutti gli elementi da “alta montagna”, che osservando l’immagine da diversi punti di vista, la innalzano sulla vetta, quasi fosse già conquistata. Il resto? Si sofferma sulla cornice..

 

 

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