Make up maschile: il no gender beauty

Make up maschile. Il mondo del beauty ha da tempo sfatato il mito che il trucco e le creme siano esclusivamente riservate all’universo femminile. Si aprono le porte di questo magico mondo finalmente anche agli uomini.

Make up maschile nell’antichità

L’idea di un make-up genderless non è poi così nuova, basti pensare agli usi e i costumi degli antichi. Gli Egizi per esempio erano soliti portare segni grafici neri sugli occhi, come simbolo di forza e potere. I Romani invece avevano l’abitudine di applicare pigmenti rossi sulle guance e sfoggiare unghie colorate. In Inghilterra durante il regno della “Virgin” Queen, Elisabetta I, era considerato segno d’Aristocrazia cospargersi il volto di polvere bianca, che anticipava la cipria.

Dopo un lungo periodo in cui i segni e i codici della mascolinità cambiavano, abbandonando trucchi e parrucche (molto apprezzati invece nella corte del Re Sole in Francia), si è iniziato a preferire un aspetto più “naturale”, sinonimo di virilità maschile.

Ritorno del trucco maschile

Il ventesimo secolo vede un’inversione di tendenza. Infatti uno dei mainstream del secolo fu sicuramente il ritorno degli uomini truccati, dalle rockstar come David Bowie, Prince, Boy George o i Kiss, fino ad arrivare alle celebrità della Hollywood degli Anni d’oro, in primis Clarke Gable. Molti personaggi maschili della cultura pop hanno abbracciato il trend dell’eyeliner, degli ombrettirossetti, rimanendo per decenni nell’immaginario collettivo come grandi icone della musica, moda e cultura. Famoso fu anche lo Smokey Eye di Jack Sparrow nei “Pirati dei Caraibi“. Ma anche i red Carpet di Jared Leto con tanto di fondotinta e mascara.

Nel mondo della musica Italiana gli stessi Boss Doms e Achille Lauro, proprio negli ultimi anni hanno costruito un’immagine di sé fatta di paillettes, trucchi sgargianti e abiti da urlo, con chiaro riferimento alle Rockstar del secolo scorso che hanno dato il via a questa tendenza.

Il beauty è anche “roba” da uomini

Le diverse sottoculture giovanili, promotrici di genderless e di una mascolinità meno rigida, al contrario più flessibile, aggraziata e libera, anche grazie all’avvento delle piattaforme social che hanno contribuito alla diffusione di questo trend maschile, hanno creato dei veri e propri beauty blogger uomini. Alcuni dei più famosi sono: Ake-Jamie Ward conosciuto sui social come “The Beauty Boy“, che ha dato il via al movimento #makeupisgenderless, o Gianluca Biscotti, youtuber ed infuencer digitale Italiano, per citarne alcuni.

I truccatori maschili sono emersi grazie a marchi tradizionali come CoverGirl e Anastasia Beverly Hills. In particolare il brand CoverGirl, nel 2016 ha scelto come testimonial un diciassettenne di New York,  James Charles, che l’anno precedente aveva aperto un profilo Instagram ed uno Youtube per condividere la sua passione per il trucco.

Brand e make up Gender-fluid

Sono tantissimi i brand che abbracciano questa nuova visione di beauty,  prima fra tutte la collezione Chanel Boy”, che vuole promuovere l’idea che: la bellezza non è una faccenda di genere ma di stile, ricordando i valori che caratterizzavano l’elegante fondatrice del marchio, Gabrielle Chanel.

Anche gli uomini possono esprimersi con il make up, ma non per forza devono eccedere, anzi la volontà del beauty maschile contemporaneo è quella di usare prodotti che donino un look naturale agli uomini, utilizzabili tutti i giorni, creando un effetto molto simile al “makeup-no-makeup“, tanto amato anche dalla controparte femminile. Fondontinta, gloss trasparente, balsami labbra, ma anche primer e prodotti per definire le sopracciglia sono tra i più in voga.

Non solo Chanel ma molteplici aziende hanno deciso di prendere parte a questa rivoluzione. Da Marc Jacobs, alla creazione di Gucci di una duplice linea di rossetti, sia per lui che per lei.

Anche la morning routine si è evoluta, non solo shampoo e dopo barba, sono stati aggiunti contorno occhi e anche correttori uniformanti che cancellano le imperfezioni. Una collezione genderless è quella di Wycon Cosmetics.

Peter Philips X Dior Men

Infine la maison francese Dior, conferma e asseconda la cura dell’aspetto maschile anche in passerella. Infatti durante la sfilata al Rubell Museum di Miami, dove Kim Jones ha presentato la collezione Dior Men Pre Fall 2020, Peter Phillips, make-up artist di Dior, ha usato un dispositivo portatile per spruzzare un pigmento fluorescente, color lime, sugli occhi dei modelli, creando un vero e proprio “cyber spirit”. L’ispirazione sicuramente viene dal personaggio di Pris Stratton, in Blade Runner, interpretato da Daryl Hannah.

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