Morina in Marrakech. Il diario di viaggio visto dagli occhi di Silvia Casonato, la testimonial che ha impersonato lo stile del brand Morina in Africa.
Morina in Marrakech: il diario di viaggio
Diamo subito la parola a Silvia che ci racconterà del suo viaggio a Marrakech con Morina per la realizzazione della campagna del brand di trucco e parrucco italiano più cool del momento.
Il viaggio non è che uno spostamento quotidiano nello spazio,nel tempo, fisico e non. Viaggiare può voler dire compiere un’avventura con i propri amici e partire quindi alla scoperta di nuovi mondi e di nuove culture, ci permette di conoscere ciò che ci circonda, ampliare il proprio bagaglio conoscitivo e anche i propri orizzonti linguistici. Venire a contatto con persone nuove completamente diverse da te ma che per un verso o per l’altro ti insegnano qualcosa di importante, qualcosa che non scorderai per tutta la vita.
Un saggio scrive “…Il ragazzo impara che, quando viaggiamo, compiamo sempre due viaggi: quello fantastico e quello reale, quello delle guide e quello del mondo, ora si accordano, ora si combattono”. Un viaggio, infatti, non si programma, si vive. Quello che ho fatto io in Marocco con Morina.
Il turista “superficiale” si limita a chiudersi in albergo con la vasca idromassaggio e a camminare scortato da una guida impertinente, mentre lì fuori c’è un mondo dove sfidare noi stessi e metterci in gioco, dove è obbligatorio immergersi negli occhi della natura, della storia e del presente, per apprendere, scoprire e, soprattutto, crescere.
Lo scrittore americano John Steinbeck scrisse: “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” ed io dal viaggio in Marocco sono tornata con un bagaglio in più.
Un bagaglio ricco di persone professionali, umili e soprattutto libere da tutti gli schemi mentali che ci vengono imposte dalla società.
L’azienda Morina mi ha fatto scoprire il lato più creativo, con i suoi colori, la sua voglia di costruire il “nuovo” e l’originale.
La professionalità di Yuri e Alice mi hanno dato la voglia di mettermi ancora più in gioco in un settore professionale che viene sempre descritto attraverso stereotipi negativi.
Questo viaggio, il Marocco, mi ha regalato ciò che c’è di unico nella vita: LA LIBERTÀ DI ESSERE ME STESSA.
